Salone del Mobile 2007
18-23 aprile
PAD. 7 STAND D15 - E18
Ghost House - concept di Piero Lissoni
Nella Ghost House presentata in fiera, l’azienda porta avanti una riflessione a scala architettonica, alla ricerca di soluzioni spaziali più consone al vivere contemporaneo.
Puntando sui caratteri di flessibilità d’uso e di trasformabilità, Porro mette in scena Pivot, elementi di arredo mobili ideati dal team di progettisti Decoma Design per arricchire di nuove sfumature il rapporto tra i diversi ambienti che compongono una casa così come un luogo di lavoro.
Ghost house è una casa che non si vede, celata da ampie quinte divisorie che, ruotando attorno ad un cardine, fungono ora da porta, ora da parete mobile, ora da elemento di chiusura di una libreria piuttosto che di una cabina armadio. Una casa in continua trasformazione, i cui elementi assumono ruoli variabili assecondando le molteplici esigenze delle persone che la abitano: chiudere, schermare, dividere, ma anche collegare le stanze in un nuovo e più dinamico rapporto.
Un meccanismo interamente racchiuso nell’anima di ciascun pannello, una tecnologia unica e brevettata, permette un movimento di rotazione completa leggero e silenzioso, con possibilità di arresto ogni 90°, e una modalità di ancoraggio poco invasiva, che non compromette pavimentazioni e soffitti.
La struttura portante – un pannello in tamburato di 6 cm di spessore - consente inoltre l’assoluta personalizzazione di Pivot tanto in altezza quanto in larghezza, per la sua più totale adattabilità ad ogni soluzione architettonica.
La dinamicità dell’ambiente è resa ancora più evidente dalla scelta di un unico colore, il bianco latte, usato per ricoprire uno ad uno con continuità tutti gli elementi della Ghost House.
Un’omogeneità solo apparente, che rivela ad un occhio più attento una palette delicata giocata su impercettibili variazioni.
Se la cromia decisa della laccatura domina nelle partizioni in movimento Pivot e nelle nuove composizioni per la zona living dei sistemi Modern e System NXT, le tenui sfumature del legno in essenza Hemlock arricchiscono la semplicità del segno della nuova panca Groove, mentre il vetro bianco colorato in pasta è utilizzato per la nuova libreria verticale Sidewall. Le screziature del marmo sono invece protagoniste del tavolo Yule, in contrapposizione alla morbidezza della pelle imbottita che riveste l’avvolgente seduta H.chair.
L’effetto complessivo è quello di una costruzione di ghiaccio, giocata nei toni del bianco e delle trasparenze: una casa inavvicinabile e aristocratica, dove gli stessi elementi di arredo superano la loro connotazione di semplici oggetti trasformandosi in piccole architetture, all’insegna del candore e del dinamismo.
Ghost house è il pretesto per dare vita ad un intervento di impatto emotivo e di ampio respiro, che dà piena espressione alla sensibilità spaziale di Porro e dimostra la sua capacità di lavorare con coerenza sui molteplici livelli del progetto d’interni: dalla scala architettonica, alla scala dell’oggetto.