Dal 1925

Tra i nomi più apprezzati nel mondo dell’arredo per la ricerca sulle finiture, la raffinatezza delle linee e la qualità tecnica dei dettagli, Porro festeggerà nel 2025 l’importante traguardo dei 100 anni.

Fondata nel 1925 in Brianza, tradizionale culla italiana della produzione del mobile di qualità, Porro è oggi un’azienda di respiro internazionale che si contraddistingue per la capacità innata di scegliere, lavorare e interpretare il legno, proponendo una gamma di finiture particolarmente ampia e accurata e declinandolo in modo non scontato, facendo ricorso alle più recenti tecnologie per le laccature lucide e opache così come a pregiate tecniche di lavorazione riportate alla luce dal passato.

Vero e proprio patrimonio aziendale, la selezione delle essenze viene rinnovata di anno in anno ed è curata personalmente dalla famiglia Porro, memoria storica e profonda conoscitrice del materiale, insieme a Piero Lissoni, che con la propria sensibilità di architetto e designer suggerisce spunti ed utilizzi sempre nuovi. La visione dello stilista e quella del sarto si intrecciano nella creazione di una palette unica: un incredibile ventaglio di 16 proposte in cui ciascuno può trovare la propria essenza preferita ed utilizzarla a piacere sui sistemi e su parte della collezione.

Storia

Porro nasce in Brianza, tradizionale culla italiana della produzione del mobile di qualità. E' nel cuore di questo distretto, la frazione Montesolaro di Carimate, che i fratelli Giulio e Stefano Porro aprono nel 1925 il loro laboratorio volto alla produzione di arredi in stile destinati alla neonata borghesia milanese.

Il passaggio alla seconda generazione Porro, con i cugini Carlo, Arturo e Silvio, segna negli anni '50 la svolta al moderno, anche grazie alla lunga e fruttuosa collaborazione con l'architetto Giulio Moscatelli, che nel 1955 disegna il nuovo laboratorio vicino alla casa di famiglia. Negli anni ‘60 la trasformazione in industria richiede un nuovo polo produttivo, aperto nel 1968.

L’azienda si lega fin dalle origini ad alcune delle più importanti firme del design italiano come Bruno Munari, incaricato nel 1966 della progettazione del marchio aziendale. Sua l’idea di trasformare le due lettere O della parola Porro in due viti viste da sopra, racchiudendo nel simbolo di un’azienda votata alla trasformazione del legno il proprio strumento di lavoro più rappresentativo.

Dalla metà degli anni '80 con l’ingresso in azienda della terza generazione, i cugini Lorenzo, Fabio, Giovanni e Danilo Porro, il design assume un ruolo trainante: comincia in questo momento la collaborazione con Piero Lissoni, art director dal 1989, che firma negli anni alcune delle icone aziendali come il tavolo Ferro (1994), ancora un bestseller, un pezzo scultoreo che riflette alla perfezione la pulizia formale del brand.

La partecipazione alla fiera del Mobile di Colonia, la collaborazione con i designer tedeschi Werner Aisslinger e Wolfgang Tolk e l'ingresso nel mercato tedesco, sono le prime tappe di un processo di internazionalizzazione che si consolida negli anni '90, con la creazione di una rete di agenti mondiale, e la partecipazione ad esposizioni nei 5 continenti.

Tra i traguardi del nuovo millennio, l'ampliamento del polo produttivo nel 2000 con la costruzione di un nuovo capannone da 14 mila metri quadrati e l'apertura nel 2004 del primo punto vendita monomarca in via Durini 15, a pochi passi dal Duomo di Milano, trasferitosi dal 2023 in via Visconti di Modrone 29.

La successiva apertura a designer esterni, tra cui Christophe Pillet, Jean Marie Massaud, le Front, Alessandro Mendini, Soda Designers, GamFratesi, Gabriele e Oscar Buratti, Nao Tamura, ha ulteriormente arricchito il catalogo Porro: un’offerta corale dove si leggono più mani, sensibilità diverse ma coerenti per immagine ed in grado di soddisfare insieme i gusti più esigenti.

Nel 2014 entra in azienda Maria Porro, quarta generazione e attuale direttore marketing e comunicazione della Porro S.p.A., marchio storico del design italiano fondato dal bisnonno Giulio nel 1925, con l’energia tipica delle nuove generazioni e l’attenzione prioritaria verso uno sviluppo sostenibile.

Nel 2017 Porro ha fatto il suo ingresso in Altagamma, la Fondazione che dal 1992 riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, riconosciute come autentiche ambasciatrici dello stile italiano nel mondo.

Oggi Porro conta sulla collaborazione di più di 100 dipendenti e più di 600 punti vendita nel mondo, con una quota di export pari al 70% del fatturato.

Filosofia

Dal 1925 la famiglia Porro dirige un'azienda creatrice di una filosofia d'arredo che coniuga la tradizione artigianale di allora e le più avanzate tecnologie produttive e di informatizzazione odierne.

La cultura del mobile come patrimonio familiare, insieme ai diktat che guidano la produzione, ossia pulizia formale, geometricità delle forme e funzionalità, sono gli atout che hanno permesso a Porro di conquistare in punta di piedi un ampio spazio sul mercato internazionale, senza tradire le proprie origini.

Il progetto Porro è immediatamente riconoscibile per un linguaggio essenziale immediatamente identificabile, che predilige la semplificazione dei segni, delle geometrie, delle forme, senza perdere di vista anche nei processi produttivi più complessi la semplicità.

Tutti i prodotti Porro nascono per sottrazione, da un processo di progressiva semplificazione. Persino i sistemi, per la loro stessa natura molto complessi, nascono da una visione esteticamente molto semplice, lavorando per coerenza, per semplificazione, per semplicità, senza abbandonare mai la strada della qualità, la più alta possibile.

Immagine coordinata

Cataloghi. Con un'immagine coordinata fortemente riconoscibile, i cataloghi Porro riflettono l'identità dell'azienda e ne comunicano la forte sensibilità spaziale, quasi architettonica. Volumi puri e ambientazioni appena accennate, che per la loro neutralità si possono inserire in ogni contesto, da quelli più essenziali e rigorosi a quelli più eclettici e decorativi.

Inviti. La comunicazione Porro si esprime anche attraverso gli inviti che il marchio periodicamente mette a punto a sostegno dei propri eventi. Grafica d'impatto, studio dei colori, per un immagine coerente con quella del marchio e degli altri strumenti di comunicazione.

Newsletter. Mensilmente Porro dialoga con il proprio pubblico di riferimento attraverso la newsletter, organo di comunicazione interna ed esterna che racconta i principali avvenimenti nel mondo, le novità di prodotto, gli appuntamenti futuri, le pubblicazioni più prestigiose.

Sito. Principale strumento di comunicazione con il mondo, il sito Porro è aggiornato quotidianamente, per un'informazione tempestiva e puntuale su tutto ciò che riguarda il marchio, dalle informazioni sulla distribuzione ad una panoramica sulle realizzazioni contract più prestigiose, passando per la consultazione dei cataloghi, l'area riservata ai progettisti, i report degli eventi.

Produzione

Immersa nel verde, in diretta comunicazione con gli uffici e gli spazi di rappresentanza, la produzione Porro si sviluppa su un totale di 20.000 mq coperti, divisi tra la fabbrica storica risalente 1968 e il nuovo capannone costruito nel 2000. I sistemi e le collezioni Porro nascono in una serie continua di ambienti ampi e luminosi dipinti di bianco, in perfetta sintonia con il linguaggio minimale ed essenziale che contraddistingue il marchio nel mondo dell'arredo. Qui le fasi di lavorazione si susseguono una dopo l'altra – dalla prima lavorazione all'imballaggio fino alla spedizione finale - all'insegna dell'ordine, della pulizia, della sicurezza e dell'attenzione per l'ambiente, intervallando attività manuali e quasi artigianali a fasi completamente automatizzate con macchinari di ultima generazione, ancora una volta innovazione e tradizione.

Grazie ad una fabbrica dalla concezione unica con la superficie perimetrale interamente realizzata a vetrate e il tetto anch'esso per il 50 % in vetro e per l'altra metà è fatto di pannelli fotovoltaici che producono energia, e all’orario di lavoro che cambia con le stagioni, lo stabilimento produttivo Porro lavora in luce naturale senza consumo di energia elettrica per il'80% dei giorni all’anno. Ciò comporta qualità del luogo di lavoro per i dipendenti, un miglior controllo di qualità del legno e degli altri materiali e un incredibile riduzione dei consumi energetici.

Nuovo impianto di produzione con approccio Lean
Specializzata nella produzione di sistemi modulari fortemente architettonici, Porro vanta una propensione naturale al progetto su misura, che è diventata “strutturale” in virtù dell’innovazione tecnologica dei processi produttivi.
Grazie ad importanti investimenti sostenuti dalla recente normativa sull’evoluzione verso l’industria 4.0, è operativo il nuovo impianto che sostituisce la produzione di pannelli in misure standard con quella di pannelli just in time, sulla base dell’ordine cliente.
Tra gli effetti del nuovo impianto vi sono obiettivi da sempre presenti nella storia del marchio, come la sostituzione della modulistica a favore della libertà compositiva, l’incremento qualitativo nel taglio e nel rivestimento dei pannelli, l’ottimizzazione produttiva con la riduzione gli scarti e l’eliminazione delle scorte di magazzino, e l’instaurarsi di un nuovo rapporto di “comunicazione uomo-macchina” con la trasformazione degli operai in operatori altamente specializzati che gestiscono il flusso di informazioni dalla fase progettuale a quella esecutiva.
Un cambiamento epocale con cui Porro si prefigge di affrontare le sfide del nostro tempo secondo un approccio lean di crescita sostenibile, oltrepassando i confini rigidi della produzione tradizionale per rispondere in modo rapido e flessibile alle richieste di un mercato sempre più dinamico e complesso, in un percorso di semplificazione e personalizzazione che caratterizza ogni fase della storia di un arredo Porro, con l’obiettivo della più alta qualità possibile.

Le prime fasi di lavorazione dei pannelli.
Nocciolo produttivo Porro è la lavorazione del pannello (laccato, impiallacciato, melamminico o massello), che andrà a costituire gli arredi componibili come le librerie, i contenitori, gli armadi.
Se per il melamminico Porro crea decorativi esclusivi, per pannelli in vero legno è una delle poche aziende che produce tutto il tranciato a commessa, per dare al prodotto un'uniformità che solo un artigiano potrebbe assicurare, con un effetto naturale che impreziosisce il progetto industriale. Il reparto di impiallacciatura e pressatura permette a Porro di svolgere internamente queste lavorazioni assicurando al marchio l'altissima qualità delle proprie superfici. Segue la foratura, svolta da macchine a controllo numerico.

La verniciatura.
La fase di verniciatura viene svolta internamente per mantenerne costante la qualità e il colore. Nel caso dei pannelli, per grandi quantità viene eseguita a velo, attraverso una cascata di vernice che rende la colorazione uniforme, oppure a robot, attraverso un braccio meccanico con cambio colore automatico che simula la spruzzatura di un uomo con la garanzia di un risultato omogeneo. Per i prodotti in collezione che richiedono una lavorazione a mano, avviene nelle nuove cabine di verniciatura pressurizzate con controllo di temperatura e umidità, per un lavoro sicuro e salubre. L'eventuale lucidatura, ottenuta spazzolando il prodotto con paste lucidanti, viene svolta nel rispetto degli alti standard di qualità imposti dall'azienda.

Le fasi finali.
A seguito della verniciatura, avviene il pre-montaggio del prodotto con quasi tutta la ferramenta, per minimizzare il lavoro di montaggio finale. Fiore all'occhiello della produzione Porro anche il nuovo reparto di imballaggio, completamente automatizzato. Segue infine la fase di spedizione: banchi e nastri trasportatori movimentano in modo automatico i pezzi da un reparto all'altro, e tutto il processo produttivo viene inoltre controllato attraverso un sistema informatico di lettura di codici a barre, che raccontano le caratteristiche e la storia di ogni prodotto.